Riproduzione di un pendente Fenicio. Sia il pendente che la catenella sono è realizzati  in oro 18 kt.. Mentre il primo è prodotto con la tecnica della Granulazione Etrusca, la seconda presenta un intreccio chiamato a “Maglia Romana”.

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Cod.Pen.0087G

La tecnica della Granulazione Etrusca consiste nell’unire piccole sferette d’oro ad una lamina sottostante, seguendo un motivo o una fantasia prestabiliti. Questa tecnica risale al II millennio avanti Cristo e toccò il suo apice in Etruria, dove vennero creati gioielli magnifici, realizzati con granuli minuscoli. L’interesse dei moderni verso questa sofisticata tecnica orafa risale alla fine del Settecento, inizio Ottocento, in seguito agli scavi di Pompei ed Ercolano, dove vennero riportati alla luce magnifici pezzi di gioielleria.

Bracciali con “Maglia Romana” in argento 925, inserti in oro 18 kt. e Granulazione Etrusca. Pietre in rubino o zaffiro.

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Cod.Br.03398

La tecnica della Granulazione Etrusca consiste nell’unire piccole sferette d’oro ad una lamina sottostante, seguendo un motivo o una fantasia prestabiliti. Questa tecnica risale al II millennio avanti Cristo e toccò il suo apice in Etruria, dove vennero creati gioielli magnifici, realizzati con granuli minuscoli. L’interesse dei moderni verso questa sofisticata tecnica orafa risale alla fine del Settecento, inizio Ottocento, in seguito agli scavi di Pompei ed Ercolano, dove vennero riportati alla luce magnifici pezzi di gioielleria.

La foto ritrae i particolari di un gioiello in oro 18 kt. realizzato mediante la tecnica della Granulazione Etrusca.

La tecnica della Granulazione Etrusca consiste nell’unire piccole sferette d’oro ad una lamina sottostante, seguendo un motivo o una fantasia prestabiliti. Questa tecnica risale al II millennio avanti Cristo e toccò il suo apice in Etruria, dove vennero creati gioielli magnifici, realizzati con granuli minuscoli. L’interesse dei moderni verso questa sofisticata tecnica orafa risale alla fine del Settecento, inizio Ottocento, in seguito agli scavi di Pompei ed Ercolano, dove vennero riportati alla luce magnifici pezzi di gioielleria.

Anello “Cnosso” in oro giallo 18 kt e bianco 22 kt., con rubino. Realizzato con l’antica tecnica della Granulazione Etrusca.

La tecnica della Granulazione Etrusca consiste nell’unire piccole sferette d’oro ad una lamina sottostante, seguendo un motivo o una fantasia prestabiliti. Questa tecnica risale al II millennio avanti Cristo e toccò il suo apice in Etruria, dove vennero creati gioielli magnifici, realizzati con granuli minuscoli. L’interesse dei moderni verso questa sofisticata tecnica orafa risale alla fine del Settecento, inizio Ottocento, in seguito agli scavi di Pompei ed Ercolano, dove vennero riportati alla luce magnifici pezzi di gioielleria.